La qualità e il certificato low cost
Da tempo si e’ purtroppo generata la tendenza a considerare le prestazioni tecniche solo in base al minor costo a prescindere dalla professionalità. Il continuo aumento della richiesta burocratica per procedere con un progetto piuttosto che con una compravendita
comporta l’aggravio delle spese in un contesto economico delicato. In questa situazione per essere competitivi alcuni tecnici (o presunti tali) pensano che sia importante eseguire il proprio lavoro per un compenso ridicolo nel minor tempo possibile e
il committente può invece pensare che sia importante pagare il meno possibile secondo la comune filosofia che se poi succede qualcosa in qualche modo si provvederà!
La certificazione energetica e’ forse l’ultima frontiera in tal senso all’insegna del LOW COST ovvero del sottocosto agli estremi con enfasi anche in internet. Questo concetto può essere produttivo per taluni casi di produzione seriale per le offerte
commerciali ma nello specifico si tratta di un documento unico valevole 10 anni e personalizzato anche nel caso di un condominio con appartamenti similari. IL Decreto 26.06.2015 (art. 4 comma 6) impone l’obbligo del sopralluogo e le Linee Guida 2015
(all. 1 p.to 7.1.3) per i nuovi fabbricati prevedono l’incarico preventivo al certificatore con visite di controllo in cantiere, ma si può essere ben più veloci e sbrigativi operando solamente al computer con una immagine da Google e una piantina
catastale. Si può obiettare che vi è la responsabilità di chi firma, ma purtroppo i controlli regionali sono a campione e le pesanti sanzioni previste dalla Legge non incutono alcun timore fin tanto che non sono applicate seriamente. Certo alla fine
si spende poco, ma per avere in mano un documento inattendibile e senza alcun valore tecnico! Da un certificato energetico si possono però desumere i dati che consentono di stabilire anche i costi di utilizzo annuo dell’immobile...... e se i conti
non tornano nelle bollette ed e’ il diretto interessato (inquilino o acquirente) a fare la verifica per domandare i danni al proprietario o al venditore?
Per il rispetto del cliente dovrebbe esserci sempre un giusto equilibrio tra la qualità di un prodotto e il suo costo ma quando ciò non avviene e’ bene farsi qualche domanda sul perché e sulle conseguenze che ne derivano!
“Non e’ saggio pagare troppo, ma peggio ancora è pagare troppo poco ” - John Ruskin (1819-1900)
In allegato la sentenza della Cassazione n. 16644/2017 per truffa relativa ad APE non veritiera.